Enzo Uliano ha percorso la sua ultima yard. Una notizia triste e dolorosa, che non lascia più soli e tristi solamente i Bengals Brescia e tutti gli appassionati di football americano, ma, piuttosto, le tante persone che lo hanno conosciuto e lo hanno potuto apprezzare come uomo, grande appassionato di sport e impegnato nel sociale. Ex giocatore di football e dirigente di lungo corso, Uliano ha saputo diventare amico di tutti quelli che lo hanno incontrato lungo il suo cammino. Questo grazie anche ad un sorriso contagioso che lo caratterizzava pure nei momenti più difficili e alla capacità, che gli è stata trasmessa dallo sport che lui ha sempre amato e lo ha entusiasmata sino alla fine dei suoi giorni, di lottare senza mai arrendersi. Non a caso, quando si è profilata la partita più difficile, quella con la malattia, è stato proprio lo stesso Enzo a rincuorare chi gli stava intorno ribadendo: “Giocherò fino in fondo anche questa partita. Ne ho disputate tante e non mi sono mai arreso. In molte occasioni siamo riusciti a vincere anche quando la sconfitta sembrava inevitabile. Così farò pure questa volta e “giocherò” sino all’ultimo istante della gara”. Uno spirito, battagliero e indomito, che lo ha contraddistinto fino al giorno della fine, trasmesso con tenacia e volontà all’amata famiglia e a tutti quelli che hanno condiviso con lui quest’ultima, difficilissima sfida. Purtroppo, dopo tanti sacrifici, il tabellone ha riportato il risultato che nessuno avrebbe mai voluto vedere. Enzo si è allontanato dai suoi tanti amici e dai famigliari, ma questo distacco, pur se prematuro e dolorosissimo, non può cancellare o mettere in discussione quello che, forse, è stato il più bel regalo che lui ha trasmesso a chi gli è stato intorno. La sua capacità di continuare a progettare, l’entusiasmo ricco di idee che lo hanno caratterizzato in tutti gli ambiti (e sono stati davvero tanti, dallo sport alla politica passando attraverso la solidarietà e molti altri settori ancora) nei quali si è impegnato e la voglia di vivere con il sorriso che sono sempre stati le prerogative con le quali Enzo, imperterrito, ha giocato la partita della vita, rimarranno sempre nel cuore e nelle giornate di tante persone che hanno imparato ad affrontare le sfide quotidiane con il suo tipico modo di fare, al tempo stesso determinato e un po’ scanzonato, che gli ha permesso più volte di andare in meta. Enzo Uliano, a questo punto, ha terminato il suo match, ma resterà accanto alle tante persone che lo hanno potuto conoscere ed apprezzare e sarà sempre in tribuna a sostenere le gare di quei Bengals che tanto amato e con i quali ha sognato senza mai porsi limiti né confini.
Una prova di assoluto coraggio e di indubbia caratura non è bastata ai Bengals Brescia per violare il terreno degli imbattuti Elephants Catania e conquistare la finale-scudetto della Seconda Divisione. La semifinale giocata in Sicilia si chiude 27-20 (7-14; 7-6; 6-0; 7-0) per i padroni di casa, costretti ad una difficile rimonta dalle Tigri, capaci di partire con grande determinazione nonostante le fatiche della lunga trasferta.
I pronostici della vigilia puntano sugli etnei, ma la compagine dell’head coach Umberto Maggini è di parere ben diverso e scende in campo fermamente decisa a far valere il suo gioco. Sono proprio gli ospiti i primi a premere sull’acceleratore intorno al primo quarto d’ora di gara un passaggio filtrante di Tinti consente a Grespan di involarsi verso il primo touch down (trasformato da Bianchini) dell’avvincente inizio di pomeriggio siciliano.
Gli Elephants, in effetti, confermano le loro qualità e reagiscono rapidamente firmando con Conticello il touchdown che, trasformato da Gulisano, riporta la situazione in parità. Anche ai Bengals, però, orgoglio e volontà non fanno certo difetto e prima della conclusione del primo quarto si ripete l’azione che trafigge la difesa siciliana, con Tinti che lancia Grespan e Bianchini che trasforma per il provvisorio 14-7 per la formazione del presidente Sergio Corti. Emozioni e colpi di scena a ripetizione si susseguono pure nel secondo quarto.
Entrambe le contendenti vogliono aumentare il loro bottino di punti e, dopo una fase all’insegna dell’equilibrio, i Bengals provano l’allungo siglando il terzotouch down di giornata, con Orizio, che sfrutta il passaggio di Tinti per portare a 20 il bottino delle Tigri, che sciupano però la trasformazione.
I catanesi, però, non intendono subire la prima sconfitta stagionale e cercano di far valere il fattore campo. Nel terzo quarto arriva così il touchdown di Caruso, ben lanciato da Conticello, che conduce le due squadre all’inizio della quarta ed ultima frazione di gioco in perfetta parità. L’ultimo tempo è severamente vietato ai sofferenti di cuore. La gara si trasforma in un botta e risposta mozzafiato, ma l’azione che incorona la finalista è di marca catanese, con Conticello che apparecchia per Aronica che sigla il touchdown (trasformato da Gulisano) che concretizza il sorpasso degli Elephants per il 27-20 finale.
Nei restanti minuti, in effetti, la squadra di coach Maggini cerca di raddrizzare con volontà encomiabile la situazione, ma la difesa dei locali chiude con attenzione costante tutti gli spazi e il match si chiude con il successo dei siciliani che pone fine alla stagione delle Tigri. Una conclusione davvero difficile da descrivere, che affianca in gran quantità l’orgoglio per la prova messa in bella mostra a Catania e la delusione per una finale che sembrava davvero vicina e che invece, alla fine, nonostante tutti gli sforzi profusi, è rimasta solo un bel desiderio…
Luca Marinoni
Ufficio Stampa Bengals Brescia
I Bengals Brescia hanno conquistato il diritto a rendere visita in semifinale agli Elephants Catania.
La sfida che eleggerà la finalista che cercherà di assicurarsi lo scudetto della Seconda Divisione di football americano, sfidando la vincente di Saints Padova-Reapers Torino, si preannuncia in salita per diverse ragioni per le Tigri, che non solo dovranno sobbarcarsi la faticosa (onerosa anche dal punto di vista economico) trasferta in Sicilia, ma dovranno anche giocare in casa di un avversario che, finora, ha sempre vinto (il ruolino di marcia stagionale dei catanesi parla di otto successi di fila).
L’head coach Umberto Maggini, però, è deciso a giocare fino in fondo tutte le carte a disposizione della compagine bresciana e punta con la sua squadra a sovvertire i pronostici della vigilia: “Abbiamo voluto festeggiare, come è giusto che sia, l’accesso in semifinale, ma lo abbiamo fatto solo domenica – racconta il tecnico delle Tigri – Vincere e guadagnare un obiettivo così prestigioso ti dà una grande soddisfazione. Già da lunedì, però, ci siamo subito concentrati sulla sfida con gli Elephants a Catania. In effetti con i Daemons abbiamo vinto, ma abbiamo capito che dobbiamo diventare più “spietati”, non possiamo perdere occasioni di fare punti e di portarci in posizioni favorevoli.
Non possiamo permetterci di sciupare niente con un avversario come Catania. Si tratta di una squadra molto ben allenata e che dispone di giocatori di grande esperienza e di grande capacità. Senza dubbio una sfida molto impegnativa per noi, ma è sempre bello affrontare sfide di questo genere…”.
L’ostacolo che i Bengals sono chiamati a superare dovrà tenere conto anche delle fatiche di un viaggio che sarà tutt’altro che agevole (complice anche il tempo esiguo a disposizione per preparare al meglio una trasferta lunga come quella in Sicilia), ma l’head coach delle Tigri non vuole nemmeno prendere in considerazione questo aspetto: “È un dato di fatto – taglio corto Umberto Maggini che preferisce rimanere concentrato sulle vicende del campo – Non possiamo farci niente, fa parte del gioco quando affronti un torneo di caratura nazionale.
Ovviamente cercheremo di mettere i ragazzi nelle condizioni di rendere al meglio nonostante il lungo viaggio. Nello stesso tempo, però, non vogliamo cercare alibi, vogliamo preparare la partita nel migliore dei modi e studieremo a dovere quello che dobbiamo fare.
Ci sono squadre che fanno certe cose in attacco e altre che fanno determinati movimenti in difesa. Dobbiamo esaminare a fondo ogni cosa e preparare il nostro gioco”. In questo senso un aiuto significativo può giungere dallo stato di forma evidenziato dai Bengals Brescia nel momento nel quale la stagione è entrata nel vivo: “Stiamo vedendo una compagine coesa e versatile, un gruppo con grande voglia e determinazione.
Sono tutti aspetti molto importanti che confermano il nostro lavoro. Adesso – è la conclusione dell’head coach Umberto Maggini – vedremo di ribadire tutto questo a Catania”.
Luca Marinoni
Ufficio Stampa Bengals Brescia
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