I Bengals Brescia riprenderanno il loro cammino nel girone C di Seconda Divisione ospitando al “Nova-Baresi” del Villaggio Sereno i Chiefs Ravenna la sera di sabato 10 maggio. Un appuntamento che è diventato particolarmente importante dopo lo scivolone subito a Trento con i Thunders e in vista del quale l’head coach Umberto Maggini ha le idee ben precise: «Dobbiamo far vedere il nostro vero valore. Il nostro obiettivo dev’essere quello di vincere e convincere per dimostrare a tutti, ma anche e soprattutto a noi stessi, che non siamo quelli che si sono fatti vedere a Trento». La seconda sconfitta stagionale, del resto, ha complicato (e non poco) la corsa delle Tigri verso i play off: «Adesso – conviene lo stesso Maggini – ci attendono tre finali e non è un semplice modo di dire».
«Dobbiamo essere consapevoli che, se sbagliamo anche una sola delle prossime tre gare, corriamo il serio rischio di compromettere l’accesso ai play off. Un traguardo per noi molto importante, che non intendiamo mancare. Sappiamo l’importanza dei prossimi tre incontri, ma ci vogliamo concentrare su una partita alla volta e, in questo momento, la nostra attenzione è rivolta alla sfida con i Chiefs Ravenna». Un match che si preannuncia impegnativo: «In effetti – spiega l’head coach bresciano – è una squadra completamente cambiata e molto più competitiva rispetto all’andata. Ha cambiato il coaching staff e questo ha consentito un salto di qualità importante. Hanno un gioco del tutto differente e poi, come ha dimostrato anche la partita con i Saints, vantano un’ottima difesa. Sono cresciuti molto da questo punto di vista e noi dovremo essere pronti ad affrontarli con il giusto spirito».
Un atteggiamento che, forse, è mancato all’inizio della trasferta in casa dei Thunders Trento: «All’inizio – conviene Umberto Maggini – devo dire che li abbiamo sottovalutati. Quando poi abbiamo cercato di raddrizzare la situazione, non ci siamo più riusciti. Abbiamo fatto intravedere buone cose nel finale, ma in avvio, purtroppo, non è stato così».
Al di là della delusione per la sconfitta finale, la partita con i Thunders può comunque trasmettere ai Bengals qualcosa di positivo per il prosieguo della stagione: «Una partita che ci deve servire da lezione – conclude l’allenatore delle Tigri – Dobbiamo renderci conto che tutti gli incontri e tutti gli avversari devono essere affrontati con la massima concentrazione dall’inizio. Questo dovrà accadere pure con i Chiefs, una partita che, a questo punto, ha acquistato un particolare significato per noi. Vogliamo vincere e convincere e questo sia per il nostro pubblico che per noi stessi, che siamo decisi a far valere il volto migliore della nostra squadra».
Luca Marinoni
Ufficio Stampa Bengals Brescia
A Trento non è bastato ai Bengals Brescia il risveglio finale per riuscire a capovolgere la situazione e conquistare il risultato desiderato in casa dei motivatissimi Thunders. Il 31-20 finale (14-0; 7-0; 0-0; 10-20) premia infatti la buona prova dei padroni di casa e lascia a mani vuote le Tigri, punite soprattutto dalla falsa partenza messa in mostra nel pomeriggio trentino.
La formazione bluargento, sorpresa forse anche dall’inconsueto orario pomeridiano, mette in mostra un avvio al rallentatore del quale riescono ad approfittare con determinazione e volontà i padroni di casa. In effetti è soprattutto il primo quarto a fare la differenza, con i Thunders che riescono ad andare per due volte in touchdown, al 14’ e al 25’ di gioco, mentre le due esecuzioni riuscite di Paolazzi fissano il punteggio dopo la prima frazione su un inatteso 14-0.
La formazione dell’head coach Umberto Maggini cerca di reagire e vuole affidare la sua riscossa al secondo quarto, ma i Thunders continuano a pungere e sono ancora i trentini a firmare il terzo touchdown della gara, che, dopo la realizzazione riuscita di Paolazzi, conduce le due contendenti a metà gara sul 21-0 per i locali.
Nonostante il passivo, i Bengals non intendono arrendersi e nel terzo quarto premono in avanti per accorciare le distanze. La difesa dei Thunders è però molto attenta e conferma le sue qualità, bloccando così la rincorsa degli ospiti.
La terza frazione di gioco si svolge nel segno dell’equilibrio e senza segnature. L’iniziativa è maggiormente nelle mani delle Tigri, ma il punteggio non muta, aumentando così la convinzione dei gialloblù. La squadra bresciana è così costretta ad affidare le sue residue speranze di rimonta alla quarta ed ultima frazione di gioco.
I Bengals, in effetti, danno l’impressione di potersi avvicinare in modo significativo ai Thunders. Due touchdown sembrano confermare il deciso risveglio degli ospiti, ma i locali non intendono lasciarsi togliere dalle mani una vittoria tanto prestigiosa quanto voluta e, dopo aver chiuso a lungo i varchi agli attacchi della formazione bluargento, firmano con Paolazzi il touchdown che, in pratica, mette al sicuro, il successo e rende inutile il touchdown siglato nel finale dalla squadra del presidente Corti, che non basta per riaccendere la fiamma della speranza per i Bengals, costretti a tornare da Trento a mani vuote.
Il prossimo impegno delle Tigri bresciane è in programma allo Stadio Nova-Baresi, dove il prossimo sabato 10 maggio arriveranno i Chiefs Ravenna per il sesto ed ultimo impegno del girone C di Seconda Divisione prima di dare il via alla fase intedivisionale.
Dopo la bella vittoria casalinga con i Saints Padova sta per riprendere il cammino dei Bengals Brescia, che sabato 12 aprile renderanno visita ai Thunders Trento. Una partita, che inizierà alle 16, che rappresenta un significativo esame di maturità per le Tigri di Umberto Maggini: “Torneremo in campo – spiega l’head coach bresciano – con una trasferta in casa di un avversario che all’andata abbiamo battuto con un punteggio rotondo, ma, certamente, non sottovaluteremo i Thunders. Sono una neopromossa, ma hanno fatto vedere di poter far bene nella nuova categoria e sono reduci da una buona prova a Ravenna. Hanno dimostrato di avere qualità e possono contare su un’ottima difesa. Dobbiamo affrontarli con la giusta concentrazione e proprio in questa direzione abbiamo lavorato tutti insieme, coaching staff e giocatori, nelle due settimane di preparazione”.
Un incontro che per i Bengals deve rappresentare un’altra conferma nel percorso preparato sin dall’inizio della stagione: “Anche nell’ultima partita con i Saints – conviene coach Maggini – c’è stata un’ulteriore crescita dei ragazzi. Il nostro intento è quello di compiere un passo alla volta, anche piccolo, in avanti nella giusta direzione. Vogliamo continuità e non ci interessano prestazioni di alto livello seguite, magari, da brutte prestazioni. L’obiettivo del nostro allenamento è proprio quello di continuare a crescere e di farlo sotto tutti i punti di vista, sia a livello difensivo che offensivo”.
In effetti il successo con i Saints, tanto importante quanto fortemente voluto, ha lasciato un piccolo rammarico per la formazione bluargento: “Siamo soddisfatti per il risultato e per la prova dei ragazzi che hanno gestito la partita dall’inizio alla fine – ricorda Umberto Maggini – Tra l’altro siamo riusciti a vincere con più di tre punti di scarto e questo ci consente di poter guadagnare il primo posto del girone in caso di arrivo alla pari con i Saints al termine della regular season. Se proprio vogliamo analizzare a fondo la nostra prestazione, possiamo dire che, mentre la nostra difesa non ha concesso davvero nulla, avremmo potuto segnare di più.
Abbiamo creato i presupposti, ma non siamo riusciti a concretizzare come pure avremmo potuto. Per questo vogliamo proseguire nel nostro lavoro, per continuare a crescere e farlo tutti insieme”. In casa dei Thunders, che puntano con decisione a confermare la prova vincente e convincente messa in mostra a Ravenna, i Bengals dovranno affrontare un “ostacolo” da prendere con le molle, ma la formazione del presidente Sergio Corti è determinata a scendere in campo con il giusto spirito e la massima determinazione, così da compiere un altro passo in avanti e far proseguire al meglio il suo percorso in questa regular season che si sta dimostrando ricca di emozioni e tutta da vivere.
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